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Elia profeta di fuoco

Elia appare e scompare all’orizzonte della storia degli uomini, quasi fosse un faro o un falò che si intravede sulla spiaggia. La Scrittura ce lo presenta come il profeta di fuoco, colui che obbedisce sempre alla parola del Signore e che si batte strenuamente perché il culto del vero Dio sia vivo nel cuore di ogni israelita. Nell’esortare il popolo a non zoppicare con due piedi, egli sa che prima di tutto sta esortando se stesso: e per questo si comporta di conseguenza. Anche se ci saranno momenti di difficoltà e di sconforto, la Scrittura ce lo presenta come colui che si fida di Dio.

Quest’aspetto viene ripreso dai padri della Chiesa, soprattutto da quelli latini. Nei loro scritti, esortazioni, omelie i primi scrittori dell’era cristiana leggono e rileggono la vicenda umana di Elia alla luce del Cristo. Il profeta diviene così modello per molte virtù basilari del cristiano. È ricordato e proposto dai padri per la costanza nella preghiera e l’obbedienza alla voce di Dio. Il suo nome – mio Dio è il Signore – come motto programmatico fa capire subito quale sia la strada da scegliere.

Il popolo si rivolge al profeta nella preghiera. Ed ecco che lo vediamo venerato come protettore nella siccità, invocato nelle ingiustizie, implorato per avere la fecondità. Come uomo che vive dinanzi al Signore degli eserciti è invocato dai contemplativi, da tutti coloro che si impegnano a seguire il Cristo attraverso la pratica dei consigli evangelici.

E l’Elia uomo, l’Elia nella storia, l’Elia operatore di prodigi viene recepito dai diversi aspetti della cultura. L’arte lo celebra fin dagli inizia come colui che parla con Dio, come colui che sale al cielo. Soprattutto si sofferma su alcuni episodi che lo rendono umano: la vedova di Zarepta, la risurrezione di suo figlio, la difesa di Nabot. L’arte orientale approfondisce soprattutto l’immagine di Elia uomo di preghiera, di contemplazione, del deserto. Ma anche la musica, la letteratura si interessano di quest’uomo particolare che lascia tracce dietro di sé. Ai nostri giorni la figura di Elia è presa in esame anche dalla New Age, dalle nuovi correnti della reincarnazione, dagli studi sugli alieni…

È, insomma, un faro per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, intendono entrare in contatto con la divinità. Una sorta di guida nel ritorno verso casa. Come un marinaio che, nel vedere la terra natia dopo giorni di navigazione, si lascia guidare dalla luce.

Roberto Russo
Elia profeta della passione, compassione e amicizia
Graphe.it Edizioni, 2007