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I luoghi in cui Gesù si è formato
il lago di Galilea e le beatitudini

di B. Pixner

(tratto da B. Pixner, Con Gesù attraverso la Galilea secondo il Quinto Vangelo, Corazin 1996, 35-36)

Quando dopo la pioggia dell’inverno la terra intorno al lago riveste l’abito verde della primavera allora fioriscono al calore del sole migliaia di boccioli. Ci sono dappertutto germogli e fiori, sulle colline e negli avvallamenti, e all’uomo si dilata il cuore. I primi mesi dell’attività pubblica di Gesù furono simili ad una tale primavera.

La pellegrina Egeria, nel racconto della sua visita a Cafarnao e Tabgha (383 d.C circa) ci ha lasciato una tradizione che sicuramente risale agli abitanti giudeo cristiani di Cafarnao. Racconta che presso le sette sorgenti (Ma-gadan Tabgha) lungo il pendio del monte c’è una grotta “sopra la quale il Signore salì quando annunciò le Beatitudini”. Perciò la terrazza che sovrasta la grotta ancora visibile, chiamata Mughara Ayub è il luogo che le più antiche tradizioni indicano come sito del Discorso della Montagna. Dal punto di vista del panorama questo monte dell’Eremos offre un superbo colpo d’occhio su tutto il lago con i paesi circostanti. Dal momento che questa altura era rocciosa e giaceva perciò incolta, Gesù poteva anche raccogliere intorno a sé grandi folle senza arrecare danno ai contadini. È una gioia del cuore vedere come in primavera il monte Eremos si copra di verde e di fiori. Erano sicuramente gli anemoni rossi e le iris blu quelli che facevano parlare il Signore di “gigli dei campi” i cui vestiti superavano di gran lunga “la gloria di Salomone”.

Non c’è da dubitare che la mitezza e la serenità di questi luoghi abbiano avuto un grosso peso sulla forma presa dalla buona notizia che qui Gesù ha annunciato. La Legge dell’Antico Testamento, che possedeva come sottofondo il possente monte di Mosè nel deserto del Sinai con le sue rocce frastagliate e le masse pietrose erose e rese brulle dal vento, ha un suono più duro di quello dell’annuncio che si è udito su questo monte. Questo monte dell’Eremos con lo splendore delle sue fioriture, i suoi uccelli cinguettanti e il suo superbo colpo d’occhio sul lago – lago che gli arabi chiamano “occhio di Dio” – era il monte della consegna della legge del Nuovo Testamento, il monte delle Beatitudini