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Bet Shean

Beit She’an è una città del Distretto Settentrionale di Israele che ha storicamente svolto un ruolo importante a causa della sua posizione geografica, all’incrocio tra la valle del Giordano.

Beit She’an è menzionata per la prima volta tra le conquiste di Tutmosi III nel XV secolo a.C., e sono stati trovati resti di un centro amministrativo egiziano risalente alla XVIII e XIX dinastia. La Bibbia la menziona come una città cananita nel Libro di Giosuè, dove ne registra la conquista da parte di Davide; gli scavi hanno portato alla luce costruzioni amministrative dell’epoca di Salomone distrutte da Tiglat-Pileser III.

Durante il periodo ellenistico, ebbe una popolazione ellenizzata e fu chiamata Scitopoli (Scythopolis), probabilmente in quanto vi si erano stabiliti come veterani dei mercenari sciti; poiché la mitologia greca la voleva fondata da Dioniso e dalla sua nutrice Nysa, la città era nota anche come Nisa-Scitopoli (Nysa-Scythopolis). Nel III e II secolo a.C., la città fu coinvolta nelle guerre dei Diadochi tra le dinastie tolemaica e seleucide, come pure nella rivolta dei Maccabei asmonei, che nel II secolo a.C. distrussero Scitopoli.

Nel 64 a.C. fu occupata dai Romani, ricostruita e resa capitale della Decapoli, le “dieci città” della Samaria che erano centri della cultura greco-romana: si trattò di un evento così importante che il calendario della città inizia con quell’anno. La pax romana rese florida la città, come evidente dalla sua pianificazione urbana di alto livello e dalle numerose costruzioni, tra cui il teatro romano meglio conservato della Samaria, un ippodromo, il cardine e altre costruzioni tipiche dell’influenza romana. I blocchi di basalto scuro usati per le costruzioni e l’acqua per l’acquedotto romano furono forniti da monte Ghilboa, distante 7 km. Molte delle costruzioni di Scitopoli furono danneggiate dal terremoto del 363. Nel 409 la città divenne capitale della Palaestina Secunda.

fonte: wikipedia