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Ain Karem
Chiesa della nascita
di S. Giovanni Battista

Giovanni Battista, precursore del Signore, è nato da genitori anziani, il sacerdote Zaccaria e sua moglie Elisabetta, parente di Maria. Questo evento prodigioso, raccontato dall’evangelista Luca, è localizzato ad Ain Karem, nelle vicinanze di Gerusalemme.

La Chiesa di Gerusalemme, come è testimoniato dall’antico lezionario conservato in lingua georgiana (VII-VIII sec.), celebrava, il 28 di agosto, “nella città di Enqarim, nella chiesa della giusta Elisabetta, la sua memoria”. Secondo una tradizione (che si afferma nel IX sec.) questa località diede anche i natali a san Giovanni Battista e una chiesa fu costruita a ricordo dei fatti narrati nel vangelo di Luca: “La casa di Zaccaria è situata ai piedi di un monte posto a occidente di Gerusalemme. Nella casa di Zaccaria la Santa Vergine venne per salutare Elisabetta… In quella medesima casa nacque Giovanni il Precursore. Una chiesa sormonta attualmente questo luogo. All’interno, a sinistra, sotto l’altare minore, si vede una piccola grotta nella quale nacque Giovanni il Precursore” (abate russo Daniele, inizio XII sec.). Questa medesima chiesa esiste ancora oggi, non essendo mai stata distrutta, ma piuttosto adibita a stalla dai musulmani durante più di quattro secoli, fino al Seicento, quando i francescani arrivarono a prenderne possesso.

Gli scavi, condotti finora solo all’esterno della chiesa (padre S. Saller, 1941-42), hanno mostrato che essa sorge in un’area abitata nel I secolo da ebrei (bagno rituale) e successivamente frequentata da pagani (pressoi e statua di Afrodite). In epoca bizantina (a partire dal IV-V sec.) si stabilì una vasta area cimiteriale cristiana attorno alle sepolture venerate di ignoti “Martiri di Dio”, forse i santi Innocenti, secondo l’iscrizione musiva rinvenuta nel 1885. Di fronte a queste sepolture furono trovati i resti di una cappella pavimentata a mosaico; un’altra cappella fu scoperta in seguito sul lato sud. Tutti questi elementi, pur non direttamente ricollegabili alla figura di san Giovanni Battista, sono comunque testimonianza di una lunga tradizione cultuale in questo luogo.

Tratto da “Sulle orme di Gesù, guida ai santuari di Terra Santa”, Edizioni Terra Santa, Milano – pp. 79-84