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Herodium

Anche da lontano, nella regione di Betlemme, si nota stagliarsi all’orizzonte una collina mozza a forma di tronco di cono, costruita artificialmente nella parte superiore. Ad essa si accede attraverso una larga scalinata che offre uno stupendo panorama su Betlemme e sul deserto di Giuda. Qui Erode il Grande aveva voluto uno splendida residenza-fortezza che servì anche come sua sepoltura alla morte avvenuta nel 4 a.C. La pianta della fortezza è circolare con diametro di 80 metri e con un doppio giro circolare di mura. Quattro torrioni – uno circolare e tre semicircolari – si inseriscono a distanze regolari in queste mura. All’interno si incontra un elegante peristilio con due esedre, un bagno romano, una serie di vani per abitazioni e un vasto cortile. Gli scavi condotti nel 1962-67 dal francescano V. Corbo hanno testimoniato le vicende di questa fortezza. Conquistata dai romani già durante la prima guerra giudaica anti-romana nel 70 d.C., divenne nel 132-135 la sede di Simone Bar-Kokbà, il capo della seconda rivolta anti-romana. Qui egli resistette all’assalto romano (si notano ancora gli enormi proiettili di pietra lanciati all’interno della fortezza dalle baliste romane) e qui egli morì sconfitto dalla superiorità militare dei romani. Nel V sec. si stanziarono in questo luogo alcuni monaci bizantini che hanno lasciato tracce varie della loro presenza. Scavi ulteriori praticati da archeologi israeliani hanno riportato alla luce importanti resti della città che si trovava alla base della collina, città dotata di un altro palazzo con sale e una loggia.

G. Ravasi, Sion – guida essenziale alla Terra Santa, Edizioni di Terra Santa 2017