3° giorno Aqaba / Wadi Rum / Beida / Petra
La Notte dell’Esodo (Es 14,15-18)
Siamo sul Mar Rosso nella valle dell’Aravah, una terra biblica tra le più difficili ma di grande importanza strategica, perché ponte con il Mediterraneo. Eilat ed Aqaba condividono lo stesso golfo e in tempi antichi il porto era unico, mentre attualmente ci passa il confine. Partenza per la località di Wadi Rum, una valle a pochi chilometri da Aqaba particolarmente attraente per le montagne, per la combinazione di roccia e canions, per i colori, la sabbia e i beduini che vi abitano. Effettueremo un’escursione in 4×4: tra i resti archeologici da visitare, c’è un tempio nabateo e alcune pitture rupestri. Immancabile sarà la sosta sul set naturale di Lawrence d’Arabia. Proseguimento per Beida, piccolo sito archeologico a nord di Petra importante non solo per i resti nabatei ma anche per quelli natufiani. Arrivo in serata a Petra, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
La liberazione dall’Egitto è l’esperienza costitutiva del popolo ebraico, per così dire è la madre di tutte le liberazioni successive sperimentate da Israele. Al centro di questa esperienza troviamo la notte di fronte al Mar Rosso, la notte della paura, il momento in cui la liberazione sembrava ormai cosa fatta, mentre invece ora il faraone sta arrivando con tutto il suo esercito per riprendersi il popolo. È la notte del panico e il momento in cui Dio sembra aver abbandonato il suo popolo al proprio destino. Mosè invoca e Dio invita ad aver fiducia nella soluzione meno preventivata: entrare al buio in mezzo al mare, per sperimentare che anche lì si trova una via da percorrere verso la salvezza.