4° giorno Petra / Mar Morto
La Notte dell’Alleanza (Es 24, 15-18)
Giornata dedicata alla visita di Petra: la città rosa nella terra di Edom (che in ebraico significa rosso) conserva ancora molte testimonianze del suo passato glorioso specialmente in resti di epoca nabatea e romana. Ma anche altre epoche, che vanno dal neolitico al periodo crociato, sono testimoniate in resti monumentali che la ricerca archeologica mette in continua luce. La visita alla città antica inizia dal wadi Musa, cui è legata la tradizione locale relativa a Mosè ossia quella dell’acqua sgorgata dalla roccia di Ayn Musa. Si prosegue per il Siq, uno stretto passaggio intagliato nella montagna e lungo 1200 metri fino a scoprire il primo grande monumento funebre, detto il Tesoro… In tempo utile partenza per il Mar Morto, nell’area delle steppe di Moab, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
Al Sinai che oggi ricordiamo, il popolo ha sperimentato il patto, l’impegno che Dio si è preso nei confronti di Israele. Ha svelato al suo popolo il segreto per rimanere liberi: seguire gli insegnamenti della Torà (la legge in ebraico) che sono insegnamenti dati per la vita e la felicità. Il Signore si trova in una “nube oscura” (Es 20,21) e Mosè deve rimanere sul monte “quaranta giorni e quaranta notti” (Es 24,18). È una sorta di fidanzamento, di luna di miele, caratterizzata dall’intimità che Dio vuol stabilire, attraverso Mosè, con il suo popolo e con ciascuno di noi.
di M. Tibaldi - tratto da "La mano e il bastone. Personaggi in cerca di attore: Mosè", Pardes, Bologna 2012.
continua..