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2° giorno La regione di Galaad
Gerasa / Pella / Umm Qays

Giornata che tocca i centri archeologici della cosiddetta “decapoli” ellenistico-romana, lega di città greche semi-indipendenti fondate al tempo di Alessandro Magno e dei suoi successori. Nel periodo dell’impero romano questi centri rappresentavano, insieme alle città siriane del Nord, i più importanti luoghi di passaggio delle vie carovaniere provenienti dallo. La ricchezza ottenuta dai commerci fu investita con raro gusto nell’architettura monumentale: Gerasa, chiamata anche la Pompei del Medioriente, splendida testimonianza della grandezza dell’opera di urbanizzazione romana nelle provincie dell’impero in Medio Oriente; Pella, che prese il nome dal luogo di nascita di Alessandro Magno; Umm Qays, l’antica Gadara citata nel vangelo di Matteo, dove ebbe luogo il miracolo dei maiali. Proseguimento per la zona del Mar Morto, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

Le prime memorie bibliche riguardanti il “Galaad” risalgono alle storie dei patriarchi: Abramo arrivò nella terra di Canaan attraversando il Galaad e risalendo verso Sichem sulle montagne di Samaria, percorrendo la cosiddetta “via dei patriarchi” che si snoda ancora lungo la via carovaniera costituita dal fiume Yabboq. Giacobbe, per salvarsi dall’ira del fratello Esaù al quale aveva carpito la primogenitura, risalì la valle dello Yabboq per rifugiarsi nel paese di Aram, presso lo zio Labano di cui sposerà le figlie (Lia e Rachele). La Bibbia ambienta qui anche un episodio dell’epoca di Mosè, quando gli anziani delle tribù di Ruben, Gad e Manasse chiesero a Mosé di stanziarsi in questa terra perché favorevole ai loro greggi.